La serata di lunedì 27 gennaio ha visto la presenza, durante la Riunione Tecnica svoltasi nei locali sezionali, dell’ospite sorteggiato dall’AIA: l’Assistente CAN A e internazionale Giorgio Peretti della sezione di Verona. Notevole l’attrattiva per gli associati, in particolare i più giovani, che un collega impegnato nella massima serie nazionale e internazionale rappresenta; non sempre è possibile raccoglierne le esperienze in modo diretto come in questa serata, grazie all’entusiasmo ed alla spontanea dialettica dimostrata dal collega Peretti.
Giorgio ha iniziato la “sua” serata elencando brevemente i passaggi con cui ha scalato le varie categorie, dalla provincia fino alle nazionali, mostrando alcuni suoi ricordi quali il suo primo rapporto di gara o un “rapportino” di un osservatore regionale. Dalla sua esperienza ha tratto spunto per elencare ai presenti le principali qualità che sono utili per divenire un arbitro “forte”: spirito di sacrificio, fame di risultati, affrontare rinunce, determinazione, imparare dai propri errori, analizzandoli con autocritica per saper poi affrontare situazioni simili. Si deve perseguire un obiettivo sempre nuovo per affrontare i vari momenti negativi con l’adeguata motivazione e la necessaria resilienza per trasformarli in positività. E’ indubbio che arbitrare e vivere l’associazione in modo corretto comporta sacrifici ma essi sono necessari come lo è anche la curiosità verso le esperienze altrui che spinge a migliorarsi. Giorgio ha tenuto a ribadire che non si arriva dove lui ha il privilegio di essere se non si mette l’arbitraggio al centro della propria vita. Entrando nel suo specifico ruolo di assistente ha precisato come si debba continuamente affinare le proprie conoscenze tecniche e regolamentari, oltre che essere in condizioni fisiche ottimali per poter operare con lucidità e decisione. Un Assistente rappresenta gli occhi dell’arbitro quando, in rare situazioni, egli non può utilizzare i propri.
La seconda parte della serata Giorgio l’ha dedicata all’apertura di un dialogo senza remore con gli associati lucchesi che hanno colto la sua disponibilità ponendogli numerose domande, sia di carattere generale sia su episodi legati alla sua carriera finendo alla stretta attualità sull’interpretazione dei protocolli VAR da parte di un collega quotidianamente impegnato nell’uso di questa nuova tecnologia che ha incuriosito tutti i presenti. In questa fase l’ospite si è distinto per la franchezza, la capacità comunicativa e simpatia personale con cui ha risposto ai vari quesiti.
Al termine di una gradevolissima Riunione Tecnica il sincero ringraziamento tributato, al collega Peretti, dagli associati, dal Consiglio Direttivo e dal Presidente Ruffo.